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Le impronte di Eva (Ensemble, Roma, 2022)

Traduzione di Stefano Gulmanelli

 

"Era lì che, per la prima volta, aveva sperimentato la possente forza del vuoto geografico, quel non-luogo in cui è possibile, dicono i Boscimani, udire il canto delle stelle."

 

Zoe è una paleoantropologa afrikaner in un Sudafrica lacerato dalle divisioni etniche retaggio dell’apartheid. Ancora sconvolta dalla morte violenta del suo compagno, Zoe entra nel deserto del Kalahari in cerca delle tracce di un antenato comune per il genere umano. I suoi studi si intrecciano con la ricerca

personale di sé e con la storia, carica di ombre, della sua famiglia e di un intero Paese. Religione e modernità, scienza e sciamanesimo, bellezze naturali e orrori di guerra s’incontrano

e si affrontano alla luce delle impronte fossili della prima femmina di Homo sapiens.

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