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Le impronte di Eva: un romanzo scritto sulla sabbia del deserto

"Era lì che, per la prima volta, aveva sperimentato la possente forza del vuoto geografico, quel non-luogo in cui è possibile, dicono i Boscimani,

udire il canto delle stelle"


Zoe è una paleoantropologa afrikaner in un Sudafrica lacerato dalle divisioni etniche retaggio dell’apartheid. Ancora sconvolta dalla morte violenta del suo compagno, Zoe entra nel deserto del Kalahari in cerca delle tracce di un antenato comune per il genere umano. I suoi studi si intrecciano con la ricerca personale di sé e con la storia, carica di ombre, della sua famiglia e di un intero Paese. Religione e modernità, scienza e sciamanesimo, bellezze naturali e orrori di guerra s’incontrano e si affrontano alla luce delle impronte fossili della prima femmina di Homo sapiens.

Le impronte di Eva è il titolo con cui Ensemble propone la la traduzione italiana del mio romanzo The Afrikaner.

La traduzione è stata abilmente condotta da Stefano Gulmanelli, professionista della parola e instancabile compagno di strada.

Non perdetevi la "Nota del Traduttore"!



I thank the Canada Council for the Arts for their support in the translation and promotion of the book



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